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venerdì 20 luglio 2012

NERDS ATTACK!

Nerdsattack recensisce il nostro recente live per Assalti Al Cuore c/o Corte degli Agostiniani - Rimini <...Ma ora si parla degli Amycanbe, opening act della serata. Io quando vedo questa band mi dimentico che sia Italiana. E non perché sono un esterofilo tout court o perché il combo Cervese ha scelto il pianeta anglosassone come idioma etimologico e riferimento musicale tutto. E’ l’attitudine che li frega amici. Oltrechè l’altissima qualità del loro lavoro, beninteso. Non ci sono molte realtà tricolori così centrate nel loro linguaggio e sul loro sentiero. Datevi un’occhiata intorno e sappiatemi dire. Anche qui, come per il Beppe, salterò i dettagli legati a titoli etc e mi concentrerò sul pensiero generale. Oggi va così. Il suono, l’attenzione, la presenza, la radicalità, il coraggio, il fare di necessita assoluta virtù. Son bravi, c’è poco da girarci intorno, questa sera come la maggior parte delle volte che li ho visti. La band ha poi un legame intimo e antico con Assalti al Cuore dato che alcune edizioni fa fu lo stesso festival che la invitò a performare un set intorno l’opera di Gertrude Stein, e i ragazzi paiono sinceramente felici di tornare in cartellone. Tutti suonano tranquillamente un pò tutto a seconda delle esigenze del singolo pezzo tra synths, chitarre, bassi, batterie e tastiere, tanto che alla fine Marco Trinchillo, Mattia Mercuriali, Glauco Salvo, Francesca Amati e Paolo Gradari entrano ed escono dalle canzoni come i clienti di un’albergo attraverso la porta girevole della recepiton. E la platea apprezza sincera. Ma siccome non siamo a DoReCiakGulp e non mi chiamo Mollica azzardo pure, per fortuna, e dico che personalmente le parti del set che mi hanno maggiormente colpito sono quelle + acide, senza nulla togliere a quelle + pacificate. E ancora quanto mi interesserebbe, prima o poi, sentire qualcosa anche in italiano. E quanto a volte mi piacerebbe vedere qualche movimento perfettamente efficace in meno, e magari qualche follia senza rete in più. Ma davvero amici, qui sto facendo dell’accademia neanche fossi il capo redattore di Tutto Uncinetto perché l’intera mezz’ora abbondante di set della nostra Amy è davvero di livello. E non dimentichiamoci il Peveri poi. Anche il volto stupito, sedotto e pensieroso del mio amico Massimo seduto in decima fila alla fine riassume perfettamente luci ed ombre dell’intera serata. Soprattutto luci. Peccato non avergli fatto una foto.> Giuseppe Righini

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